Io, come mio costume, ho posto attenzione agli aspetti più fastidiosi della primavera, che ad una analisi superficiale sfuggono. Per questo la poesia si intitola l'occhio attento.
Sugli aspetti aulici, inoltre, è già stato scritto tanto e non saprei cosa aggiungere.
L'OCCHIO ATTENTO
E' primavera
un'ora di luce e calore
giunge insperata
dall'ora legale
Si destano dal sonno invernale
le tasse
Bizzarri mutamenti climatici
librano nell'aria
precoci sindromi nervose
Si schiudono
al nuovo tepore
ulcere gastro-duodenali
Sbocciano cantieri edili
ed ecco un nuovo e più intenso
brulicare d'auto bloccate
riempie l'aria mattutina
Tacciono le caldaie
Pollini furibondi
scuotono il popolo esausto
degli allergici
E l'occhio attento
della sindrome depressiva
abbraccia l'enorme mutamento.
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