giovedì 24 agosto 2017

Il corretto atteggiamento mentale

Da quattro anni non scrivo più su questo blog. Mi risulta difficile trovare spunti per la satira. Quanto accade, molto spesso, è già satira. Molti personaggi del momento mostrano da se le proprie contraddizioni e lo fanno in modo così ridicolo che risulta difficile sovrapporvi un costrutto satirico. Riguardo la cronaca, in questi anni sono anche accadute cose terribili sulle quali, sinceramente, non riesco a fare satira. 
Sento tuttavia il desiderio di riprendere a... dare aria alla bocca. 
Mi è capitato di leggere un articolo riguardo la "manutenzione del cervello". Spiega come sia possibile educare il cervello, rallentarne l'invecchiamento e renderlo più efficace ad affrontare disagi e patologie. Occorre conoscerne il funzionamento, adottare una adeguata alimentazione ed educare la mente ad assumere una corretta posizione di fronte alla realtà. Il titolo è "Il corretto atteggiamento mentale". E' un titolo bruttino e abbastanza cacofonico. E' pieno zeppo di "t" e di consonanti doppie, scomodo da pronunciare. Ha però un pregio che al poeta non può sfuggire. E' un endecasillabo, magari non ortodosso, ma usabile. Un mattone su cui si può costruire qualsiasi forma poetica. Io ho pensato ad un sonetto. Vediamo se si può trasformare questo brutto verso in qualcosa di più divertente. 

Il corretto atteggiamento mentale
non posso certo dire che sia bello
ricorda quasi un filo interdentale
da usare per i solchi del cervello

Magari non è proprio così male
grattarsi a fondo il capo col rastrello
Sarebbe forse un po' più naturale
dare sollievo al cuore miserello

Possiamo potenziare la memoria
ripulire la mente dai pensieri
persino mandar via la depressione

Esser felici invece è un'altra storia
E' coniugare il cuore alla ragione
dar corpo alle passioni e ai desideri