martedì 27 febbraio 2018

Fuga a 4 voci

Siamo pressati su tutti i fronti. Il lavoro, la salute, gli affetti, l'ansia indotta dai notiziari, le fregature commerciali,.. Avremmo voglia di fuggire, ma fuggire spesso significa solo spostare il problema. Potrebbe venirci in aiuto la poesia.

E’ difficile scrivere una fuga in poesia. Vediamo se riesco a rendere l’idea.

Questa fuga a 4 voci è così composta: i primi 4 pannelli costituiscono l’esposizione, i successivi due pannelli costituiscono il cosiddetto divertimento, l’ultimo pannello è la coda.

Vediamo come è costruita l’esposizione. Il soggetto “Mi sono annoiato della società e ho tentato la fuga” è esposto dalla voce I e ripreso dalla voce III. La risposta, da recitare con diversa enfasi, ha lo stesso testo del soggetto e viene enunciata dalle voci II e IV. Il controsoggetto “che bella la fuga che bene che mi fa” è esposto da tutte le voci, subito dopo il soggetto o la risposta.

Nel divertimento viene esposto il controsoggetto e alcune parti libere che riprendono le caratteristiche del soggetto e della risposta, proponendo a loro volta un fugato. Ad esempio “io scappo io scappo così non sento niente” e “e non sentire niente che bene che mi fa”.

La coda è molto semplice. Brevi parti libere chiudono in modi diversi il testo di soggetto, controsoggetto e risposta, per poi incontrarsi in un “unissono” testuale che chiude enfaticamente la fuga.

Per recitare questa poesia ci vogliono quattro lettori..


I   : Mi sono annoiato  della società e ho tentato
II  :
III :
IV  :


I   : la fuga che bella la fuga che bene che mi fa

II  : Mi sono annoiato  della società e ho tentato
III :
IV  :


I   : io scappo  io scappo  così non sento  niente

II  : la fuga che bella la fuga che bene che mi fa
III : Mi sono annoiato  della società e ho tentato
IV  :


I   : e  non  sentire  niente che  bene  che mi fa

II  : io scappo  io scappo  così non sento  niente
III : la fuga che bella la fuga che bene che mi fa
IV  : Mi sono annoiato  della società e ho tentato


I   : lo sai  che mi fa  bene  pensare  poco  poco

II  : e  non  sentire  niente che  bene  che mi fa
III : io scappo  io scappo  così non sento  niente
IV  : la fuga che bella la fuga che bene che mi fa


I   : pensare  poco  o  niente  a  questa  società

II  : non voglio  soffocare nel giro  del pensiero
III : e  non  sentire  niente che  bene  che mi fa
IV  : io scappo  io scappo  così non sento  niente


I   : mi voglio allontanare     che bene che mi fa

II  : mi voglio riposare        che bene che mi fa
III : mi metto il paraorecchi   che bene che mi fa
IV  : e non sentire niente      che bene che mi fa

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